Tarli del legno: trattamento migliore ed errori da evitare
Se hai a che fare con i fastidiosi tarli del legno, il trattamento (come quello degli specialisti della disinfestazione) deve aiutare a preservare la vita dei tuoi mobili. È quello che vedremo in questa semplice guida, nella quale ti daremo tutti i suggerimenti più utili per risolvere questo fastidioso inconveniente senza creare ulteriori problemi all’arredamento.
Tarli del legno: qual è il trattamento migliore
Un buon mobile di legno è un arredo molto apprezzato nelle case per diversi motivi.
Innanzitutto potrebbe essere un ricordo di famiglia, tramandato di generazione in generazione.
In secondo luogo potrebbe essere un mobile di prestigio, scelto da chi fa dell’arredo di classe un vanto o un piacere, come gli antiquari.
Se il mobile è di buona fattura, il legno può durare anche molti anni.
Tutto questo a patto che non compaiano i fastidiosi quanto deleteri tarli del legno.
Non stiamo parlando però solo di mobilio, in quanto sempre più spesso il legno viene scelto anche per le travi a vista o per tramezzi che, a forza di essere intaccati, possono perdere di stabilità mettendo anche a rischio la struttura che sostengono.
Non appena ti dovessi accorgere della presenza di questi piccoli insetti, e lo capisci sia dalla segatura sia dai buchini presenti sul legno stesso, dovresti correre ai ripari.
Il trattamento migliore è quello che parte dalla corretta individuazione dell’insetto, che può essere di tipo:
- anobide: molto piccolo;
- lictide: anch’esso molto piccolo;
- cerambicide: pù grande, che può arrivare anche ai 2 centimetri.
Il terzo tipo è quello più pericoloso ed insidioso. Potresti addirittura sentire degli scricchiolii provenire dal mobilio o dalla trave.
In questo caso il trattamento migliore si lega indissolubilmente agli errori che devi assolutamente evitare, e che ti indicheremo nel prossimo paragrafo.
Gli errori da evitare con i tarli del legno
Innanzitutto i tarli non sono sempre insetti, ma una volta usciti dall’uomo come larva crescono mangiando la cellulosa del legno e poi si trasformano in farfalline.
Se dovessi quindi accorgerti dei buchi nel legno, non chiuderli con un prodotto sigillante, perché in questo modo impediresti alla farfallina di uscire dal mobile.
Non iniettare nemmeno all’interno del buco un prodotto velenoso o peggio un insetticida.
Ricorda che tu stesso abiti in quella casa.
La soluzione migliore è la seguente. molto più semplice e indolore (per te) di quanto tu possa pensare.
Parti dal presupposto che in assenza di ossigeno nessun essere vivente può sopravvivere, e i tarli del legno non fanno eccezione in questo.
Esistono in commercio dei contenitori in PVC, che somigliano a dei grandi palloni, con i quali è possibile ricoprire il mobile.
Potresti anche provvedere da solo, facendo ben attenzione a non lasciare buchi dai quali possa trapelare l’aria.
Tramite un aspiratore si fa il sottovuoto (cioè si elimina l’aria dal pallone), per poi immettere un gas (l’anidrde carbonica) che non lascerà scampo agli insetti.
Se poi il problema si presenta su travi o su pavimenti che naturalmente non possono essere imballati, sono presenti sul mercato degli emettitori di onde particolari (microonde per la precisione).
Il sistema è ingegnoso quanto sicuro.
Le microonde non faranno altro che portare la temperatura del legno ad una soglia letale per i tarli, che moriranno senza il bisogno di impiegare veleni o prodotti costosi ma inutili.
Sbarazzarsi dei tarli del legno è ancora più facile al giorno d’oggi.