Tappeti orientali, moderni, antichi: il lavaggio cambia a seconda del tipo?

Tappeti orientali, moderni, antichi: il lavaggio cambia a seconda del tipo?

Il lavaggio dei tappeti non è un’operazione standard: ogni tappeto ha caratteristiche uniche che richiedono attenzioni specifiche, in particolare per quanto riguarda i materiali, la tecnica di tessitura, la colorazione e l’età del manufatto. Proprio per questo, un lavaggio corretto deve tenere conto della tipologia del tappeto per evitare danni e preservarne il valore estetico e funzionale.

Grazie a quello che ci ha spiegato Magid, che offre i servizi di lavaggio tappeti a Torino (https://www.magidtorino.it/lavaggio-tappeti-torino/), analizziamo le principali differenze tra tappeti orientali, moderni e antichi e vediamo quali sono i metodi più adatti per ciascuno.

Tappeti orientali: lavaggio delicato per un valore artigianale

I tappeti orientali, come quelli persiani, caucasici, turchi o afghani, sono spesso realizzati interamente a mano, con filati di lana, cotone o seta, tinti con colori naturali. Questi elementi rendono il tappeto prezioso, ma anche molto delicato durante il lavaggio.

Il processo di pulizia per questa categoria deve essere eseguito manualmente o con sistemi tradizionali che prevedono l’uso di acqua a temperatura controllata e detergenti neutri. L’obiettivo è quello di rimuovere polvere, macchie o batteri senza compromettere la struttura del nodo o la brillantezza dei colori. I restauratori esperti eseguono spesso un test preliminare per verificare la tenuta delle tinte e la stabilità del supporto.

La fase di asciugatura, poi, richiede particolare attenzione: l’asciugatura forzata con fonti di calore diretto può rovinare definitivamente un tappeto orientale. Per questo, si preferisce una disidratazione graduale, in ambienti ventilati e lontano dalla luce solare.

Tappeti moderni: resistenza, ma non sempre semplicità

I tappeti moderni, soprattutto quelli industriali, sono spesso realizzati con fibre sintetiche come il polipropilene, il poliestere o la viscosa. La loro resistenza generale li rende più semplici da lavare rispetto a quelli orientali, ma non per questo meno delicati su alcuni punti.

Molti tappeti moderni, ad esempio, presentano un retro con adesivi o colle sintetiche che non tollerano l’acqua in eccesso. Altri hanno inserti in rilievo, bordi termosaldati o fibre lucide che si rovinano con detergenti non specifici.

Il lavaggio professionale dei tappeti moderni può avvenire anche con sistemi semi-automatici o con lavaggi a bassa umidità, ma deve comunque essere preceduto da un controllo dei materiali. Il rischio, in caso di metodi sbagliati, è quello di provocare deformazioni, scolorimenti o distacchi nella struttura del tappeto.

Tappeti antichi: conservazione prima di tutto

Il tappeto antico, per la sua età e fragilità, deve essere trattato con la massima cautela. Non si tratta solo di un oggetto d’arredo, ma spesso di un vero bene artistico, tessile e culturale. La lana o la seta con cui è stato realizzato può essere logorata dal tempo, dai tarli, dalla luce o dall’umidità. In questi casi, un lavaggio sbagliato potrebbe danneggiare in modo irreversibile l’intero manufatto.

Per i tappeti antichi si utilizzano tecniche manuali, spesso a secco o con il minimo utilizzo d’acqua. Si evita qualunque tipo di immersione completa. Ogni zona viene trattata singolarmente, con spugne e prodotti specifici per il restauro conservativo. Quando necessario, si eseguono rinforzi temporanei alla base del tappeto per mantenerne l’integrità durante le operazioni.

L’asciugatura avviene lentamente, in ambienti controllati. In presenza di danni strutturali, come frange sfilacciate o trame spezzate, si può affiancare il lavaggio a un intervento di restauro mirato, soprattutto se il tappeto ha anche valore economico oltre che estetico.

Perché serve un approccio su misura

Queste tre categorie – orientali, moderni e antichi – richiedono approcci completamente diversi. I tappeti orientali necessitano di tecniche tradizionali e rispettose dei materiali naturali. I tappeti moderni hanno bisogno di metodi rapidi ma controllati, che rispettino le componenti sintetiche. I tappeti antichi, infine, vanno trattati come pezzi da conservare, più che semplicemente da pulire.

È importante ricordare che anche un tappeto “normale” può avere caratteristiche particolari: un supporto in lattice, una trama in sisal, frange in seta o inserti metallici. Tutti questi elementi richiedono una valutazione preliminare da parte di professionisti.

Un servizio serio di lavaggio tappeti analizza ogni dettaglio prima di iniziare: tipo di tessuto, stato di conservazione, eventuali precedenti trattamenti e tipo di macchie. Solo così si può scegliere la tecnica più efficace e sicura.

Il valore di una pulizia consapevole

Lavare un tappeto è molto più che rimuovere la polvere. È un’operazione che, se fatta correttamente, prolunga la vita del manufatto, ne mantiene il colore, ne rinforza la struttura e lo rende nuovamente adatto all’ambiente domestico o lavorativo in cui si trova.

Affidarsi a professionisti che conoscono le tecniche corrette in base alla tipologia del tappeto è una scelta che tutela il valore estetico ed economico del bene, evitando danni spesso irreversibili.

Ogni tappeto ha una storia, un’origine e una materia da rispettare. E ogni storia merita di essere pulita, preservata e valorizzata nel modo giusto.