Ricorsi all’INAIL: tipologie e modalità di presentazione

Ricorsi all’INAIL: tipologie e modalità di presentazione

Per presentare ricorsi all’INAIL (approfondisci qui https://www.verifichelavoro.it/guida-ai-ricorsi-del-lavoro/) è necessario rispettare determinate tempistiche e obbligatorio utilizzare i canali di comunicazione definiti dall’Ente Pubblico. Sono diverse le casistiche in cui si ravvisa l’opportunità di sporgere un formale reclamo avverso ai provvedimenti dell’INAIL e, per questo motivo, la conoscenza della normativa nel settore e l’individuazione della specifica circostanza sono fondamentali per porre le basi per un accoglimento dell’istanza.

Quando è possibile presentare ricorso all’INAIL

Il lavoratore destinatario di un provvedimento dell’INAIL e che considera le valutazioni ivi riportate non corrette, ha la possibilità di presentare ricorso formale. Le casistiche individuate dal regolamento dell’Ente riguardano:

  • il livello di menomazione riconosciuto al richiedente;
  • il termine di erogazione dell’indennità erogata per inabilità temporanea al lavoro;
  • provvedimenti che stabiliscono l’insussistenza di inabilità temporanea e, quindi, il diritto all’indennizzo;
  • liquidazione di rendite.

Per quanto riguarda la modalità di presentazione dell’istanza di ricorso, questa dovrà essere inoltrata presso gli uffici INAIL territorialmente competenti rispetto al domicilio del lavoratore e che sono consultabili sul sito INAIL. Il ricorso deve riportare i seguenti dati:

  • dati anagrafici del lavoratore;
  • gli estremi dell’evento e, in particolare, la data e, possibilmente, un riepilogo dell’accadimento;
  • il protocollo e la data del provvedimento oggetto del ricorso;
  • i motivi a supporto dell’opposizione;
  • il certificato medico che giustifica la presentazione del ricorso.

Oltre alla presentazione presso gli uffici dell’INAIL, il ricorrente può utilizzare anche altri canali di invio e che sono:

  • posta ordinaria (anche se questo strumento non è consigliabile, poiché non vi sono ricevute di invio e ricezione);
  • Posta Elettronica Certificata (PEC);
  • patronati abilitati.

Tipologie di ricorsi all’INAIL

Le tipologie di ricorsi avverso i provvedimenti dell’INAIL sono amministrativo o giudiziale. Il ricorso amministrativo è il punto di partenza per chiunque sia interessato a sporgere un formale reclamo all’Ente e, qualora il procedimento di opposizione non raggiungesse l’obiettivo auspicato, il secondo, eventuale step è quello del ricorso giudiziale. In entrambi i casi, l’Ente stabilisce precisi termini di presentazione che, come indicato nel sito INAIL, sono indicativi e non perentori.

Il ricorso giudiziale avverso i provvedimenti dell’INAIL

Nei casi in cui l’istanza ricorso sia rigettata dall’INAIL, che potrebbe anche accoglierla ma con un esito non soddisfacente, il lavoratore ha la possibilità di rivogersi al Tribunale del Lavoro con un ricorso giudiziale, avvalendosi dell’assistenza di un legale.

Le tempistiche di inoltro dell’istanza sono di 150 giorni, aumentati a 210 per le revisioni, calcolati dal verificarsi dell’episodio di infortunio. Le eventualità più frequenti di ricorso giudiziale avverso le decisioni dell’INAIL riguardano le tempistiche di attribuzione del grado di invalidità, spesso eccessivamente lunghe rispetto all’inoltro dell’istanza, ai provvedimenti che riconoscono una percentuale troppo esigua rispetto all’entità del danno subito, oppure al diniego dell’invalidità, che comporta la mancanza del diritto all’indennizzo del lavoratore.

L’azione giudiziaria si considera prescritta nei termini di 36 mesi dalla stabilizzazione dei postumi, se questi sono superiori al 16%, percentuale relativa al minimo indennizzabile, oppure dal giorno del decesso dell’assicurato. La contestazione è avviata in base alla procedura prevista dal T.U.1124/1965, all’art. 104.

Per gli infortuni verificatisi all’interno delle mura domestiche, il ricorso dovrà essere presentato invece al Comitato Amministratore del fondo istituito a tale scopo, denominato Fondo Autonomo Speciale, nel termine di 90 giorni dalla data del provvedimento dell’INAIL, benché tale indicazione non sia perentoria. I casi in cui è possibile presentare ricorso all’Ente, per la categoria delle casalinghe che abbiano versato il relativo premio annuale, sono ravvisabili sul sito dell’INAIL.