Proteggi il tuo animale domestico
Prendersi cura del proprio animale domestico è molto importante, la loro salute può dipendere dallo stile di vita della famiglia, un animale in appartamento potrebbe essere generalmente più “protetto” rispetto ad un animale in campagna libero di camminare dove vuole ma sottoposto a insetti, animali ed altri potenziali pericoli.
Anche l’alimentazione può giocare un ruolo importante nella saluta del vostro amico a quattro zampe, un corretto piano alimenti ed i mangimi giusti per la razza del vostro cane o gatto posso prevenire problemi intestinali e non solo.
Vediamo in questo articolo i problemi più comuni che possono avere gli animali domestici nella vita di tutti i giorni. In ogni caso vi consigliamo sempre di domandare al vostro veterinario o informavi sui portali ufficiali della salute.
Problemi intestinali nel cane? È un sintomo
Non è una malattia la diarrea, ma un possibile sintomo di diverse patologie. Quali? Non solo parassitosi o affezioni primariamente gastroenteriche, ma anche altre condizioni patologiche, come quelle pancreatiche o le insufficienze epatica e renale. La diarrea può essere correlata anche a fenomeni di intolleranze e allergie alimentari. I rischi intestinali inoltre possono essere causati semplicemente da temperature esterne più alte del normale (in viaggio per le vacanze, ad esempio). E mai sottovalutare il ruolo del cibo, che deve essere sempre di buona qualità, o quello delle imprudenze alimentari, come i passaggi repentini da un tipo di alimento all’altro. Attenzione anche ai “furti” di Fido di alimenti sporchi nella spazzatura. Si verranno a determinare così delle alterazioni della flora intestinale, il cui equilibrio “eubiotico” è invece sempre molto importante, ai fini del benessere dell’intero organismo, non solo quello enterico.
Cos’è l’artrosi in cane e gatto
L’osteoartrite (OA) in cane e gatto è un processo cronico degenerativo che colpisce tutti i comparti articolari, cui viene riconosciuta anche un’infiammazione a “basso grado”. Nel cane, solitamente i segni tipici sono più evidenti che nei felini:
- dolore articolare
- zoppia
Questa malattia colpisce all’incirca il 90% dei cani oltre i cinque anni di età e circa il 20% di quelli che abbiano superato l’anno. Nel gatto la malattia è sottostimata, ma presente.
Purtroppo non esiste ad oggi una terapia definitiva nei confronti dell’osteoartrite di cane e gatto. Ma, una volta emessa la diagnosi di OA, veterinario saprà indicarti la combinazione di trattamento più adeguata al tuo animale, al fine di assicurargli una buona qualità di vita, anche tenendo conto del suo stato generale.
Se volete informarvi maggiormente sulla malattia e scoprire come prevenirla, vi consigliamo di leggere il blog sull’artrosi di cane e gatto di Confiset.it dove potrete trovare molti articoli interessanti e consigli utili.
Attenzione alle pulci
Dal tipico corpo schiacciato lateralmente, le pulci sono note per la loro spiccata capacità di salto, permessa da arti posteriori molto sviluppati.
Sul gatto si troverà la pulce adulta, mentre uova e stadi immaturi si troveranno nell’ambiente.
La pulce adulta, una volta sul gatto, cercherà di restarci per tutto il ciclo vitale, nutrendosi di sangue con pasti giornalieri.
La longevità di una pulce? Fino a 160 giorni.
Ecco le specie di pulce più comuni in Europa (parassitano gatti, cani e altri piccoli mammiferi):
- Ctenocephalides felis
- Ctenocephalides canis
Cause alimentari
Tra le cause alimentari di più facile risoluzione troviamo un’indisposizione per un cambio di alimentazione troppo repentino o le cosiddette “palle di pelo” nel gatto, che si presentano tipicamente come un batuffolo tubolare di peli ingeriti.
Tuttavia, in caso di mancata espulsione mediante il vomito, la situazione della palla di pelo si può complicare in veri e propri “tricobezoari”, ovvero concrezioni di pelo indurito che si fermano nello stomaco, poiché troppo voluminosi sia per essere vomitati che per procedere verso l’intestino. In questo caso potresti notare, ad esempio, che il tuo gatto estende il collo e sembra tossire, casomai emettendo solo del liquido e qualche pelo.
Riferisci tutto al medico veterinario, in modo che possa prontamente valutare il da farsi.